Ruolo di improvvisazione nella Salsa
Partendo dal presupposto che molto spesso la musica latino americana è creata spontaneamente da chi la suona, alcuni musicologi nonché intenditori e consumatori diretti di musica caraibica e latino americana ballabile, pensano che stili come la salsa siano legati profondamente all’improvvisazione.
Questo può anche essere vero, ma solo in parte, non è affatto da considerare l’approccio improvvisativo come tecnica definitiva per strutturare una canzone salsera, soprattutto se la stessa è già stata una canzone famosa.
Tutto ciò è ripercorribile all’interno dei vari dischi di successo prodotti, dalle piccole alle grandi produzioni storiche di musica ballabile della salsa, nelle quali l’improvvisazione musicale riveste un ruolo abbastanza marginale, rispetto a quello che si potrebbe immaginare per questo stile di musica.
In realtà questo particolare costituisce una condizione abbastanza logica, una piccola band o una grande orchestra di musica latina, deve assolutamente essere preventivamente organizzata in maniera ineccepibile, questo richiede sicuramente un elevato grado di preparazione a monte, lasciando sicuramente poco spazio alla pura e semplice improvvisazione da parte dei musicisti.
In ogni caso gli strumentisti riescono bene o male ad ottenere una certa libertà d’azione nella creazione delle parti che riguardano l’accompagnamento ritmico, come ad esempio durante lo sfruttamento dei vari accordi dei tumbaos di basso e di pianoforte, o anche durante le parti degli strumenti a percussione.
Ancor più libertà è concessa durante le riproduzioni dal vivo di pezzi già elaborati in precedenza, i quali prevedono in alcuni casi dei piccoli sipari per alcuni assoli di strumenti, spesso persino per il cantante solista, il quale in tal caso, può improvvisare musicalmente.
Il maggior spazio nel quale è possibile adottare una più ampia improvvisazione vocale è durante la seconda parte della canzone.
Tra tutti gli stili di musica ballabile, soprattutto avviene nella salsa, durante la parte del brano che prende il nome di montuno (la parte di canzone ove il brano si colora maggiormente e nella quale tutti gli strumenti partecipano al massimo della loro espressione ritmica), specialmente quando il cantante risponde al coro, come in una specie di dialogo continuo in cui il solista, se abile, è in grado di improvvisare commenti di ogni sorta (uscendo completamente dal testo tradizionale della canzone), sollecitando di conseguenza anche una costante e crescente partecipazione del pubblico, che udirà nuovi contenuti del tutto esclusivi.
La canzone dunque è sempre composta e ideata in un primo momento, il montaggio avviene prima, ma c’è sempre uno spazio per improvvisare, specialmente quando la canzone cresce e inizia ad attirare sempre più la gente al ballo.
Può darsi che durante le 8 battute di trasformazione del brano, dalla parte più calma a quella più coinvolgente, il batterista potrebbe esprimersi sincopando il tempo in maniera differente dal suo spartito iniziale, creando così una nuova struttura ritmica mai sentita sul disco dell’opera, così come il cantante solista, che può sempre rispondere ai cori (gli unici che rimangono tali e quali, fedeli al pezzo inciso), in maniera sempre diversa, è ciò che avviene di continuo, nelle migliori orchestre di salsa del Mondo.